Era detto anche del “Redentore” perché vi era la statua fantoniana del Cristo morto, fino a quando fu trasportata all’altare del Rosario(1779).
Ricco di marmi vari e preziosi, copia esatta di quello della chiesa Parrochiale di Telgate, ov’è ancora intatto splendido monumento, fu costruito da Grazioso Donato Francesco Fantoni negli anni 1775-1779.
Fu ridotto all’attuale dimensione di semplice mensa eucaristica nel 1971, alternandone l’equilibrata monumentalità, solo in anni recenti si è provveduto a portarlo alle dimensioni originali.
Il nuovo altare, è in granito rosso imperiale di Svezia, mentre il pavimento è già in granito grigio-rosato.
La pala:
La vicinia del 21 dicembre 1780 decise di affidare a Donato Grazioso Fantoni, la costruzione della cornice marmorea (spesa di 100 zecchini di Venezia) ed al suo interno fu collocata la pala si S. Giorgio che colpisce il drago, opera di Lodovico Gallina (1752-1787) dipinta nel 1782.
Sopra la pala l’affresco della “Crocefissione” restaurato in occasione dei lavori del 1970.
Il coro:
Nel coro si aprono due finestroni con vetrate rappresentanti S. Gervasio e S. Onofrio.
I banchi del coro furono costruiti e posti in sede negli anni 1821-1824.
I quattro lampadari di metallo e cristallo furono posti in presbiterio nel 1970.
 
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