Fu costruito sul posto di un altro altare per adempiere il voto fatto della popolazione onde ottenere la protezione dei propri prigionieri in guerra. La costruzione di questo altare di marmo (bottcino, rosso Levante, verde Issogne, su progetto dell’architetto Giuseppe Costa della società Anonima Beltrami) riflette le difficoltà di quei tempi: avviato nel 1944, subì ritardi per la precettazione militare degli operai della ditta costruttrice (Angelo Gamba di Rezzato), riprese nella primavera del 1945, ma fu ancora ritardato dalla devastazione della fabbrica a causa di una grandinata e dal furto dei cavi nel settembre 1945. Fu posto in opera nel 1946.
 
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