Luigi quel giorno entrò per caso in oratorio.

Come ogni ragazzo, senza tante domande e pensieri, aveva raggiunto la prima sedia libera. Di quel momento non capiva quasi niente, forse perché in un salone così non era mai entrato da solo, forse per la luce soffusa o per i discorsi da “riunione” che si susseguivano …soltanto aveva colto di essere caduto in un momento importante, in qualcosa che serviva ai grandi, in una riunione che era molto preziosa perché stava vedendo qualcosa che mai aveva notato in oratorio.

Infatti poco a poco, dopo aver focalizzato il momento, tra le persone iniziava a scorgere alcuni che conosceva: per prima Anna, la sua catechista delle elementari, una fila di sedie indietro uno accanto all’altro erano seduti i suoi catechisti Paolo e Laura, vicini a loro anche i vari baristi di ogni sabato e domenica. Tra le tante sedie occupate riconosceva animatori, collaboratori e genitori che aveva incontrato nelle ultime feste in oratorio. Infine con grande stupore davanti a tutti, allenato e brillante parlava Fabio, l’allenatore di tutti i suoi amici calciatori.

Così, catturato dalla presenza di tante persone, decise di restare.

E disse tra sé: “Se non posso parlare perché sono troppo piccolo, se non posso ascoltare quanto dicono perché non lo capisco …bè inizierò a contare! Si proprio così; conterò quante persone conosco e come hanno a che fare con me. Certamente se qui ci sono così tante persone stasera, significa che io sono uno che conta!”.

 


In un futuro nemmeno troppo lontano ci sarà la possibilità che dato lo scarso numero di sacerdoti disposizione della diocesi, in un centro come Capriolo venga a mancare la figura del curato a cui far riferimento all’interno delle attività dell’oratorio.

L’assenza di una figura di questo tipo richiederà una maggior presa di responsabilità e un maggior impegno a livello gestionale del consiglio direttivo e la scelta di un responsabile laico che faccia fronte a questa mancanza. E’ difficile gestire tutto con il volontariato, mentre accettare l’idea di una persona stipendiata fissa sempre presente significa fare un passaggio culturale di un certo tipo.

Un laico sarebbe effettivamente in grado di centrare l’esperienza dell’oratorio attorno alla fede, come avviene per i sacerdoti?

Da "Consiglio Direttivo" Libretto P.E.O. (pag. 13)

  • Fissa le direttive di fondo dell'Oratorio: obiettivi, collegamento con la Parrocchia e valori
  • Verifica l’unitarietà delle tante proposte e attività e decide sull’opportunità di avviare nuove iniziative.
  • Prende in mano i problemi e contrasti che nascono in oratorio, definendo le soluzioni
  • Amministra l’Oratorio: verifica l’andamento e decide le spese straordinarie

 

Da sinistra: Francesco, Maria, Evelina, Chiara, Simona, Andrea, Davide.


Login gruppo

Da "Commissione Educativa" Libretto P.E.O. (pag. 13)

  • Coordinamento delle iniziative e comunicazione capillare a tutti coloro che fanno parte dei gruppi di rappresentanza;
  • Programmazione degli appuntamenti;
  • Verifica delle attività facendo emergere i punti forti e di continuità e quelli critici e problematici.
  • Promuovere l’armonia tra i gruppi.

Da "Gruppo Educatori Adolescenti" Libretto P.E.O. pag.12

■ Accompagnare i ragazzi nella fase dell’adolescenza;

■ Essere punti di riferimento e offrire spunti di riflessione per aiutarli a fare delle scelte di vita importanti;

■ Coinvolgere i ragazzi nelle iniziative, cercando di cogliere i loro interessi e facendo in modo che possano esprimerli;

■ Trasmettere lo stile di vita cristiano, all’insegna dell’apertura, della solidarietà e dell’amicizia.